- C’è il testo di una email che spiega bene perché potenti industriali o manager di multinazionali decidono di finanziare una fondazione politica.
- Non ha necessita di interpretazioni particolari la mail scritta da Luca Garavoglia, presidente del gruppo Campari, e inviata ai suoi collaboratori. Si riferisce alle donazioni, in totale 60mila euro, che la sua società ha versato in favore della Fondazione Open vicinissima a Matteo Renzi, secondo i magistrati una vera «articolazione di partito», o meglio della corrente renziana all’interno del Pd.
- Le pressioni della lobby dell’industria agroalimentare tocca vari punti d’interesse. Dalle modifiche agli organigramma dei ministeri a semplici tornaconti personali. Sullo sfondo le cene a Roma, Milano e Firenze con imprenditori e commercialisti.
C’è il testo di una email che spiega bene perché potenti industriali o manager di multinazionali decidono di finanziare una fondazione politica. In questo caso si tratta della fondazione Open e la email in questione è agli atti del fascicolo della procura di Firenze che ha chiuso l’inchiesta per finanziamento illecito ai partiti su Matteo Renzi e i suoi più fedeli collaboratori, da Luca Lotti a Maria Elena Boschi fino all’avvocato Alberto Bianchi. «Mi hanno chiamato sia Luigi Scordamaglia (



