Dopo il decesso di Bergoglio, si attiva una liturgia millenaria per l’elezione del nuovo pontefice, che comincia con l’accertamento del decesso e finisce con il conclave. Il funerale viene celebrato al massimo sei giorni dopo la morte, il conclave inizia al massimo 20 giorni dopo
Con la morte di papa Francesco inizia la fase di transizione, in attesa del nuovo pontefice.
Cosa succede ora?
Subito dopo la morte del papa e l’accertamento della morte, l’appartamento del papa viene sigillato. In questo caso, quello di papa Francesco si trovava non nel palazzo apostolico, ma a Santa Marta.
Durante questo periodo, detto di sede vacante, è compito del Camerlengo, attualmente l’irlandese Kevin Joseph Farrell, curare e amministrare la Sante Sede, con tre cardinali assistenti.
Un tempo, era il Camerlengo ad accertare la morte del pontefice colpendolo sulla fronte con un martelletto e chiamandolo tre volte con il nome di battesimo. Ora l’accertamento viene svolto da un medico e poi viene steso un velo sul viso del defunto.
Al Camerlengo spetta anche convocare le riunioni dei cardinali, dette "congregazioni", e decidere con loro il giorno e l'ora dell'esposizione della salma del papa defunto.
Come funziona il Conclave?
Il Conclave, ovvero la riunione dei cardinali per l’elezione del nuovo papa, che si svolge dentro la cappella Sistina, viene convocato non prima di 15 giorni ed entro 20 giorni dall’inizio della Sede Vacante. Questo per attendere l’arrivo a Roma di tutti i cardinali elettori.
Papa Benedetto XVI ha modificato la norma, permettendo di anticipare il Conclave nel caso tutti i cardinali siano già presenti a Roma. Per il tempo del Conclave i cardinali elettori (quelli che hanno meno di 80 anni al giorno della sede vacante) si trasferiscono nella Domus Santa Marta, dove restano isolati fino alla fine delle votazioni.
Per gli ultimi papi, il Conclave è durato due o tre giorni, ma dipende dal numero di votazioni. Il conclave più lungo è durato 1006 giorni, nel 1210, per l’elezione di Gregorio X.
Dopo ogni votazione, le schede vengono bruciate in un camino dentro la cappella Sistina, insieme a particolari solventi che emettono una fumata nera se il nuovo papa non è stato scelto, bianca invece quando il pontefice è stato eletto.
I funerali
La data della sepoltura, che deve avvenire tra il quarto e il sesto giorno dopo la morte, viene fissata dalla Congregazione dei Cardinali e segue il “Novendiale”. L’ultimo giorno dei novendiali la celebrazione è tenuta da tutti i cardinali già riuniti in attesa del conclave.
Papa Francesco ha cambiato leggermente la liturgia per i funerali del papa, rendendoli più semplici rispetto al passato.
Per prima cosa, la salma del papa viene portata in processione nella cappella Sistina, dove viene imbalsamato e vestito coi paramenti sacri.
Il feretro viene poi esposto ai fedeli per tre giorni a San Pietro. Intanto, i cardinali celebrano per nove giorni i cosiddetti “Novendiali” di suffragio.
Il funerale papale viene detto Missa poenitentialis e viene celebrato in San Pietro alla presenza delle delegazioni di Stato da tutto il mondo.
Il funerale è celebrato dal cardinale decano, ruolo rivestito ora dal cardinale Giovanni Battista Re. Normalmente i papi vengono sepolti a San Pietro, Bergoglio però ha chiesto che la sua tomba sia nella basilica romana di Santa Maria Maggiore.
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