Il nuovo governo ha parlato di «cambio di passo» e ha promesso di ridurre i divari tra regioni nei risultati della vaccinazione, ma per ora la situazione non è cambiata molto
- A capo del piano vaccinale ora ci sono il generale Francesco Figliuolo e il capo della protezione civile Fabrizio Curcio che hanno promesso di accelerare le somministrazioni.
- Ma a più di un mese dal loro insediamento non molto è cambiato: la fase esecutiva del piano è ancora in mano alle regioni che continuano a godere di ampia discrezionalità.
- La situazione sta migliorando e alcune delle storture più evidenti sono state corrette, ma il danno ormai è stato fatto.
Nel piano vaccinale e in particolare nella vaccinazione dei più anziani «persistono purtroppo importanti differenze regionali, che sono molto difficili da accettare», ha detto ieri davanti alle camere il presidente del Consiglio, Mario Draghi. Tutti gli indicatori della pandemia peggiorano, i decessi ieri sono stati 460, mentre i nuovi casi sembrano invece indicare che siamo arrivati a un plateau di questa fase della terza ondata: ieri sono stati individuati poco più di 21mila casi, duemila



