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Il “tetto” agli stranieri in classe c’è dal 2010, la scuola tra norme inutili e discussioni insensate

Fu la ministra Gelmini a introdurre con una circolare la soglia massima del 30 per cento di studenti non italiani. Una disposizione ampiamente disapplicata. Frutto di un approccio confuso e approssimativo che lascia strascichi pesanti sulle vite delle famiglie immigrate

Nelle ultime settimane sono state avanzate nuove proposte relative all’introduzione di una soglia massima di alunni con cittadinanza non italiana nelle scuole. Ne è venuto fuori un dibattito confuso e approssimativo, a partire proprio dalla definizione dei destinatari del provvedimento. Riguarderebbe tutti i ragazzi privi della cittadinanza italiana? Riguarderebbe solo coloro che non parlano bene la lingua italiana? E come si accerta tale livello di competenza? O è rivolto solo ai nuovi arrivati

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