Le notizie di oggi, 20 gennaio: sono triplicati i positivi tra gli operatori sanitari, in meno di un mese; a Roma, gli scontri durante lo sgombero di un circolo di CasaPound; l’Ue invita i privati a partecipare agli investimenti sul clima; entra in vigore oggi l’obbligo di green pass base per l’accesso ai servizi alla persona; in Calabria, avvertita una scossa di terremoto di magnitudo 4,3; Trump ha perso il ricorso sulla consegna dei documenti di Capitol Hill; in Pakistan, una bomba è esplosa al bazar di Lahore, nel Punjab; in Liberia 29 persone sono morte in un attentato, durante una celebrazione religiosa; a Tonga, eliminata la cenere, sono atterrati i primi voli umanitari; Engineering ha acquisito Cybertech; il presidente Biden è tornato a parlare dell’Ucraina, minacciando Mosca; Von der Leyen e Borrell hanno fatto eco a Biden mettendo in guardia la Russia da un’invasione in Ucraina

I dati Covid di oggi

Sono 188.797 i test positivi al coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore, un aumento del 2,3 per cento rispetto allo stesso giorno di una settimana fa, quando erano stati 184.615. 

Nella settimana dal 14 al 20 gennaio ci sono stati 1.192.715 casi, in crescita del 2,4 per cento rispetto alla settimana precedente. Le vittime sono state 385, 159 i ricoverati con sintomi e 10 i ricoveri in terapia intensiva. 

A fronte di 1.110.266 tamponi – molecolari e antigenici – effettuati, il tasso di positività oggi è del 17 per cento, in aumento rispetto al 15,63 per cento di giovedì scorso, quando i tamponi erano stati 1.181.179. 

Gimbe, triplicano i contagi tra gli operatori sanitari

Il presidente della fondazione indipendente Gimbe, Nino Cartabellotta, segnala che dal nuovo report sulla situazione pandemica, emerge un netto aumento dei contagi tra gli operatori sanitari. Nei primi 18 giorni di gennaio sono stati registrati 36.143 contagi tra i sanitari, contro i 12.664 avuti nell’intero mese di dicembre 2021.

Secondo il nuovo rapporto della Fondazione, dal 12 al 18 gennaio, i contagi sono rimasti tendenzialmente stabili rispetto alla settimana precedente, mentre sono aumentati i decessi:  2.266 negli ultimi sette giorni (di cui 158 riferiti a periodi precedenti), con una media di 324 al giorno rispetto ai 216 della settimana precedente.

«Nell’ultima settimana si è registrata una sostanziale stabilizzazione dei nuovi casi – spiega Carabellotta – intorno a quota 1,2 milioni, con un incremento deltre per cento, rispetto alla settimana precedente e una media mobile a sette giorni che passa da 174.576 del 12 gennaio a 177.652 il 18 gennaio (+1,8 per cento). Una frenata nazionale della curva che risente di situazioni regionali molto diverse». 

Per quanto riguarda i ricoveri, invece, sono sempre in aumento ma a un ritmo meno sostenuto: la media è del 14 per cento in area medica e del 2,3 per cento in terapia intensiva, ma gli ospedali restano ancora sotto pressione. Secondo Cartabellotta, i trend dei ricoveri dell’ultima settimana «rimangono di difficile interpretazione. servono ulteriori analisi per capire se si tratta di errori tecnici, di ricalcoli da parte delle regioni, dei primi effetti della prevalenza della variante omicron sulla delta, o di altre motivazioni».

Aumentano le prime dosi di vaccino tra gli over-50 dopo l’obbligo stabilito dal decreto legge del 5 gennaio scorso. Rispetto alla settimana precedente, nella settimana tra il 12 e il 18 c’è stato un aumento del 28,1 per cento di somministrazioni, pari a 128.966 nuovi vaccinati.

Scontri a Roma durante lo sgombero di CasaPound

29/05/2021 Roma,Manifestazione nazionale di Casapound Italia

Questa mattina ci sono stati scontri e feriti tra polizia e attivisti di estrema destra durante lo sgombero di un circolo del movimento CasaPound, a Roma. La polizia è arrivata al “Circolo futurista” in zona Casalbertone intorno alle 6 e sul posto ha trovato decine di persone con i volti mascherati.

Ci sono state cariche, lanci di lacrimogeni e sei agenti sono stai feriti. Uno di loro è stato è stato portato in pronto soccorso, per colpo al naso e allo zigomo. La prefettura di Roma ha fatto sapere che sull’immobile sgomberato «gravava un provvedimento di sequestro preventivo emanato già mesi fa dall'autorità giudiziaria. Si è deciso di portare ad esecuzione anche tenuto conto che nello stabile non risiedevano persone».

Il circolo veniva utilizzato per incontri e riunioni da parte del gruppo neofascista CasaPound, ma, ha specificato la prefettura, serviva anche come magazzino per un’attività imprenditoriale non specificata.

Ue, per il clima servono 360 miliardi l’anno di investimenti, anche privati

  (AP Photo/Markus Schreiber)

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, parlando al World Economic Forum di Davos, ha espresso la necessità che il settore privato intervenga negli investimenti sul clima, e che i governi ne facilitino la partecipazione.

«Gli investimenti pubblici non faranno miracoli a meno che non siano accompagnati da forti investimenti privati. La sola Europa dovrà investire ogni anno altri 360 miliardi di euro per trasformare il proprio sistema energetico. Questa è una cifra sbalorditiva, ma è del tutto alla nostra portata, ma il settore privato deve salire a bordo e i governi devono creare le condizioni affinché ciò avvenga»

 «Abbiamo ora proposto un quadro giuridico dettagliato per garantire che possiamo ridurre le nostre emissioni di almeno il 55 per cento entro il 2030. Questa è la nostra tabella di marcia per il prossimo decennio. Ciò fornisce certezza e fiducia agli investitori che, se investono i loro soldi in progetti puliti e rispettosi del clima, possono fare affidamento sul fatto che i responsabili politici manterranno la rotta».

Da oggi Green pass base obbligatorio per  i servizi alla persona

LaPresse

Secondo il decreto legge approvato lo scorso 5 gennaio dal Consiglio dei ministri, entra in vigore oggi, 20 gennaio, fino al 31 marzo, la regola che prevede l’obbligo di Geen pass base (ottenibile con semplice tampone negativo)  per accedere ai servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici. Green pass base obbligatorio anche per i colloqui in carcere. 

Dal 1° febbraio prossimo, invece, l’obbligo di Green pass base riguarderà anche l’accesso a uffici pubblici (come comuni, province, regioni, poste, Inps e Inail), servizi bancari e finanziari e servizi postati, «fatti salvi – chiarisce il decreto – quelli necessari per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona», che nelle prossime ore saranno definiti con puntualità da un nuovo dpcm.

Resta libero l’accesso a supermercati e alimentari, farmacie, ottiche e negozi per l'acquisto di legname o pellet per il riscaldamento. Così anche per le attività all'aperto come benzinai, mercati, edicole. 

Terremoto in Calabria

Una scossa di terremoto di magnitudo 4.3 è stata registrata alle 10.20 in Calabria, al largo della Costa Calabra sud occidentale, comprendente le province di Catanzaro, Vibo Valentia, Reggio di Calabria. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) ha rilevato l’ipocentro a una profondità di 10 chilometri. La scossa è stata sentita in diverse zone della Calabria e della Sicilia.

Il presidente della regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha fatto sapere che al momento  non si registrano danni a persone o cose e che la situazione è sotto controllo. Intanto diverse scuole e tanti uffici sono stati evacuati, in attesa delle opportune verifiche che verranno effettuate nelle prossime ore. Sospeso, in via precauzionale, anche il traffico ferroviario, lungo la linea tirrenica, per consentire la verifica dello stato della linea, come ha spiegato Rete ferroviaria italiana (Rfi).

Nella notte, poco prima dell’una, l’Ingv aveva registrato un’altra scossa nell’Adriatico, al largo della costa marchigiana. Il sisma ha avuto ipocentro a 38 chilometri di profondità ed epicentro in mare, a 66 km a sudest di Ancona. 

Usa, respinta la richiesta di Trump di non consegnare i documenti del 6 gennaio

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La Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto la richiesta dell’ex presidente Donald Trump di impedire il rilascio della documentazione relativa ai fatti del 6 gennaio 2021. Ora, la commissione d’inchiesta del Congresso che indaga sui fatti dell’attacco al Campidoglio, potrà ottenere i documenti della Casa Bianca riguardanti le attività di Trump, prima e durante l’insurrezione. 

Già alcuni mesi fa, il presidente Biden aveva stabilito che i documenti del 6 gennaio fossero analizzati dalla commissione d’inchiesta. Ma Donald Trump si era opposto alla decisione, appellandosi al cosiddetto “privilegio esecutivo” del presidente degli Stati Uniti, per impedirlo. Un tribunale, prima, e la Corte d’appello, in seconda istanza, avevano deciso che Trump non poteva avvalersi di tale potere e che i documenti andavano consegnati. Trump aveva allora interpellato la Corte suprema che, alla fine, ha confermato quanto già stabilito negli altri gradi di giudizio, con 8 voti favorevoli e uno contrario. 

La commissione d’inchiesta ha poi fatto pervenire una richiesta di collaborazione a Ivanka Trump, figlia dell’ex-presidente. All’epoca dei fatti, Ivanka Trump era tra i consiglieri senior della Casa Bianca. Stando a quando ha raccolto la commissione d’inchiesta, Ivanka Trump avrebbe implorato l’ex presidente di fermare l’insurrezione mentre la folla dei suoi sostenitori si muoveva verso l’attacco al Campidoglio.  

Ungheria, europarlamentari chiedono una missione di osservazione per le elezioni

Laszlo Balogh

Un gruppo di europarlamentari ha chiesto una missione di osservazione elettorale su larga scala per le elezioni parlamentari che si terranno in Ungheria, il prossimo 3 aprile. Il timore è che nello svolgimento non siano osservati i più alti standard democratici. 

La richiesta è stata avanzata all'Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti umani dell’Osce, da alcuni membri del Parlamento europeo, appartenenti a 5 gruppi diversi e provenienti da 19 stati differenti. «Veniamo da cinque gruppi politici e da 19 paesi diversi. Ma condividiamo tutti la preoccupazione che le elezioni potrebbero non svolgersi secondo i più alti standard democratici», si legge nella lettera al direttore dell’Odihr, Matteo Mecacci. L’Odhir è la principale istituzione dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, che ha tra i suoi poteri quello di assistere gli stati membri nell’adempimento degli impegni assunti in ambito Osce, nei diversi settori della vita dello stato, tra cui anche le elezioni.

Le elezioni del 3 aprile decideranno la sorte di Viktor Orbán, primo ministro in carica da 12 anni. Durante il suo governo sono stati minati i principi democratici, attraverso un controllo sempre maggiore dell’esecutivo sulla magistratutra, la riduzione della libertà di stampa, la corruzione e il clientelismo.

Pakistan, attacco terroristico a Lahore

In un bazar di Lahore, la seconda città più grande del Pakistan, nella regione del Punjab, è esplosa una potente bomba, che ha provocato la morte di tre persone e oltre 20 feriti, secondo la polizia e i soccorritori. L'esplosione ha danneggiato diversi negozi  del bazar di Anarkali.

L’attentato è stato rivendicato dopo diverse ore su Telegram dall’’Esercito di liberazione del Belucistan (Bla), un gruppo etnico separatista della regione del Punjab. Il messaggio del gruppo recitava: «Abbiamo colpito una banca e preso di mira i dipendenti».

Inizialmente, il sospetto era caduto sui Talebani del Pakistn che erano stati autori, pochi giorni fa, dell’uccisione di tre agenti di polizia in attacchi separati nella capitale, Islamabad, e nella regione nord-occidentale al confine con l'Afghanistan. Inoltre avevano avvertito che avrebbero effettuato altri attacchi nel prossimo futuro.

Liberia, 29 morti in un attacco durante una cerimonia cristiana

A Monrovia, la capitale della Liberia, una banda armata di coltelli ha attaccato dei fedeli durante una cerimonia cristiana, nella sera di mercoledì 19 gennaio.  Almeno 29 persone, tra cui 11 bambini e una donna incinta, sono morte nella ressa che si è creata dopo l'attacco, Lo riferisce l’Afp, riportando le parole del portavoce della polizia. «Il numero delle vittime potrebbe aumentare perché altre persone sono in condizioni critiche», ha detto il portavoce Moses Carter.

Tonga, atterrano i primi voli umanitari

© Commonwealth of Australia, Department of Defence

A Tonga, sono atterrati i primi aerei che trasportavano aiuti umanitari per gli abitanti travolti dall’eruzione del vulcano sottomarino avvenuta lo scorso 15 gennaio. Per giorni, la pista principale dell’aeroporto internazionale di Fuaʻamotu era rimasta impraticabile, a causa di una intensa coltre di cenere.  Si è trattato di uno «sforzo mastodontico» da parte delle truppe tongane «per liberare manualmente quella pista», così l’ha definito il comandante delle forze neozelandesi, James Gilmour.

I primi aerei umanitari sono arrivati dalla Nuova Zelanda e dall'Australia. Trasportavano contenitori per l'acqua, kit per rifugi temporanei, generatori, forniture per l'igiene e apparecchiature per le comunicazioni e soprattutto acqua, dal momento che le risorse idriche del paese sono state compromesse e contaminate dallo tsunami e dalla cenere.

L'arrivo dei soccorsi, però, spaventa gli abitanti dell’isola che temono un ondata di contagi da Covid-19, portato dagli stranieri. Tonga è uno dei pochi posti al mondo rimasta finora al riparo dal virus, con un solo caso registrato dall'inizio della pandemia. Le consegne sono comunque state effettuate senza che il personale militare entrasse in contatto con le persone all'aeroporto di Tonga.  

Engineering acquisisce il 100 per cento di Cybertech

La multinazionale italiana di ingegneria inforamtica Engineering ha acquisisto completamente Cybertech, il primo operatore su scala nazionale e tra i principali player europei nella Cybersecurity. Lo ha riferito la società in una nota.

Già dal 2019 Engineering deteneva il 51 per cento di Cybertech. L’acquisizione del rimanente 49 per cento «è una conferma – si legge nella nota –  dell’impegno che la multinazionale italiana intende rafforzare nello sviluppo dell’offerta di Cybersecurity per i clienti, in un momento di domanda crescente da parte del mercato». 

Con questa operazione, ha commentato l’amministrato delegato della società, Maximo Ibarra, la società informatica punta a divenire «un vero e proprio polo d’eccellenza in Cybersecurity». Cybertech ha clienti in otre 20 paesi e conta su più di 300 specialisti nella Cybersecurity in Italia, Norvegia, Svezia, Germania, Svizzera, Serbia. 

Ucraina, le minacce di Biden alla Russia, nel caso di invasione

President Joe Biden speaks during a news conference in the East Room of the White House in Washington, Wednesday, Jan. 19, 2022. (AP Photo/Susan Walsh)

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, in una conferenza stampa alla Casa Bianca, tenutata nella serata del 19 gennaio, alla viglia del primo anniversario del suo insediamento, ha detto che «sarà un disastro per la Russia se invade l'Ucraina». Se in Ucraina la Russia condurrà «una piccola incursione,  – ha detto il presidente Biden – finiremo per scontrarci su che cosa fare e cosa non fare. Ma se effettivamente faranno ciò che sono in grado di fare con le forze ammassate al confine, sarà un disastro per la Russia. Se invaderanno ulteriormente l'Ucraina, inostri alleati e partner sono pronti a imporre costi elevati e significativi danni alla Russia e all'economia russa». 

Le reazioni dell’Ucraina

Le dichiarazioni di Biden hanno creato stupore in Ucraina. Un funzionario ucraino ha riferito alla Cnn di essere stato «scioccato dal fatto che il presidente degli Stati Uniti abbia fatto una distinzione tra “incursione” e “invasione”, suggerendo così che un'incursione minore non avrebbe innescato sanzioni». Secondo il funzionario ciò che ha affermato Biden darebbe il «via libera a Putin per entrare in Ucraina a suo piacimento».

Una nota della Casa Bianca ha poi chiarito che «se le forze militari russe si sposteranno attraverso il confine ucraino, si tratterebbe di una rinnovata invasione che riceverebbe una risposta rapida, severa e unita da parte degli Stati Uniti e dei nostri alleati».

L’Ue va nella stessa direzione di Biden

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento al World Economic Forum di Davos, sull’Ucraina ha detto: «Naturalmente continuiamo a sostenere il principio fondamentale che l'Ucraina è libera di decidere come Stato sovrano. Per essere chiari: vogliamo questo dialogo; vogliamo che i conflitti siano risolti nei corpi che sono stati formati a questo scopo. Ma se la situazione peggiora, se ci sono ulteriori attacchi all'integrità territoriale dell'Ucraina, risponderemo con massicce sanzioni economiche e finanziarie». 

L'Alto rappresentante per la politica estera Ue, Josep Borrell, in una conferenza stampa congiunta con la ministra degli Esteri canadese, Mélanie Joly ha detto che «c'è una grande minaccia al confine ucraino» e che l’Ue la prende «molto sul serio». L’«ammassamento di truppe al confine ucraino» ha detto Borrell, «può essere un grosso pericolo e stiamo lavorando insieme agli alleati per essere pronti ad attuare una risposta - che sarà molto costosa per la Russia – in caso di qualsiasi tipo di aggressione contro l'Ucraina. Quindi – ha aggiunto –  il monito del presidente Biden va esattamente nella stessa direzione, su cui stiamo lavorando in questi giorni».

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