- Ci sono vari duelli in atto nella campagna elettorale, tutti a svantaggio del Pd. Basterà il 24 per cento per gestire tutta la coalizione? Il primo partito italiano è sempre più piccolo
- Incarnare il partito del governismo e dell’establishment dà una particolare responsabilità nel rivolgersi agli elettori.
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Per ora il Pd, più che favorire attorno a sé un’area di appoggio e simpatia dando spazio ad altre esperienze, si preoccupa di non perdere la sua posizione istituzionale: una scelta che si può capire ma che lo rende troppo isolato e più facile da attaccare.
Questa è la campagna più difficile per il Partito democratico: affrontato dagli altri tre poli, si gioca la sua sopravvivenza come forza centrale della politica italiana. Da sempre la destra gli contende il potere; da almeno due legislature i Cinque stelle lo sfidano dal lato del consenso a sinistra, il terzo polo cerca ora di sottrargli il ruolo di partito governista e della stabilità. E’ evidente che il terzo polo cerchi di affermarsi utilizzando il metodo della rissa personalistica, trappola



