- Alla vigilia della riunione dei ministri delle finanze del G7, a Bonn, il ministro liberale delle finanze Christian Lindner, considerato un falco, ha concesso un’intervista al Corriere della Sera nella quale, oltre a discutere la risposta europea al persistere della guerra ucraina, chiarisce la sua opinione sui grandi assi di riforma della governance europea.
- E il quadro che ne emerge non induce a ben sperare. L’intervista fa emergere una visione del mondo analoga a quella che aveva ispirato Wolfgang Schäuble, predecessore di Lindner negli anni della crisi del debito sovrano; una visione che si sperava fosse stata definitivamente archiviata anche nei paesi detti “frugali”.
- Se le tesi esposte nell’intervista dovessero divenire la posizione ufficiale del governo tedesco, si aprirebbero giorni difficili per la moneta unica.
Dopo qualche settimana di latitanza dalla scena europea, preda delle divisioni interne alla coalizione e alle difficoltà in campo energetico legate al conflitto, la Germania, o almeno una parte di essa, ha questa settimana rifatto sentire la propria voce. Alla vigilia della riunione dei ministri delle finanze del G7, a Bonn, il ministro liberale delle finanze Christian Lindner, considerato un falco, ha concesso un’intervista al Corriere della Sera nella quale, oltre a discutere la risposta eu



