Diario europeo

La strada che fa di Scholz un cancelliere è lastricata di questioni non dette

  • Il dettagliato accordo di coalizione del nuovo governo “semaforo” in Germana rappresenta un delicato gioco di equilibrismo tra partiti con piattaforme politiche molto diverse e su alcuni temi opposte. Esso è importante per quello che dice ma anche per i non detti.
  • L’accordo cerca di tenere insieme una “trinità impossibile”: un massiccio piano d’investimenti nella transizione ecologica, l’impegno a non aumentare le tasse, e la disciplina di bilancio. Tuttavia, sul terzo punto rimane vago ed è più significativo quello che non contiene di ciò che è scritto nero su bianco.
  • Di fronte agli inevitabili conflitti tra le anime del governo, Verdi e Socialdemocratici potrebbero nei prossimi mesi partire con qualche lunghezza di vantaggio, non essendo i Liberali riusciti a mettere i propri veti su bilancio pubblico, cambiamenti dei Trattati e regole europee, nel testo. L’accordo rappresenta una vittoria ai punti per il riformismo europeo.

L’8 dicembre, mercoledì, in Germania inizierà ufficialmente l’era di Olaf Scholz, nuovo cancelliere socialdemocratico a capo di un’eterogenea coalizione “semaforo” composta anche da Verdi e Liberali. I due mesi passati dalle elezioni del 26 settembre sono serviti a negoziare un dettagliatissimo programma di coalizione (177 pagine) tra partiti con piattaforme politiche molto diverse e, su alcuni temi, opposte. L’accordo è importante tanto per quello che dice che per ciò che non dice. Intanto,

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