- L’Ungheria di Orban è una repubblica parlamentare e non presidenziale. Agitare, quindi, lo “spettro Orban” per smontare le proposte di riforma in senso presidenzialista del centrodestra è sbagliato dal punto di vista giuridico e rafforza le tesi di quanti vogliono una repubblica presidenziale.
- In una repubblica presidenziale non c’è un leader sopra gli altri, ma un sistema di pesi e contrappesi che impedisce a chi governa di farlo senza il parlamento tanto che è quest’ultimo, in tali regimi politici, ad assumere un ruolo di primo piano.
- C’è poi la proposta del “sindaco d’Italia” avanzata da Renzi: l’idea è quella di «eleggere direttamente il presidente del Consiglio come avviene con gli amministratori territoriali». La proposta è molto più dirompente di quella del centrodestra perché prevederebbe l’elezione contestuale di presidente e parlamento, senza alcun tipo di bilanciamento.
Partiamo da un dato di fatto: l’Ungheria di Viktor Orban è una repubblica parlamentare e non presidenziale. Una forma di governo parlamentare è un sistema politico in cui il governo deve avere la fiducia del parlamento e non appena tale fiducia viene meno cessano le sue funzioni. In Ungheria accade questo, esattamente come in Italia. E sempre in Ungheria esiste un Presidente della Repubblica – diverso dal capo del governo – eletto a maggioranza dei 2/3 dal parlamento, con una funzione di garanz



