L’auto-sorveglianza dei migliori

Il virus muta ma non il caos dei decreti legge per arginarlo

Roberto Speranza (foto laPresse)
Roberto Speranza (foto laPresse)
  • Il decreto di Capodanno estende l’obbligo del “green pass” rafforzato al trasporto pubblico locale. Diritti tutelati costituzionalmente saranno condizionati alla vaccinazione. Si potrà accedere a scuola anche se non vaccinati contro il Covid-19 ma senza essere vaccinati non si potranno prendere mezzi pubblici per andare a scuola.
  • Il nuovo decreto è agli antipodi della “massima precauzione”. Chi ha fatto la dose booster oppure la seconda dose di vaccino o è guarito da meno di 120 giorni non dovrà più stare in quarantena, se contatto stretto di positivo, quindi sarà libero di andare in giro, costituendo un pericolo per i più fragili.
  • Ci si augura che il rischio indotto dalla nuova disciplina sia stato ben “ragionato” da Draghi. Di certo, il presidente del consiglio avrebbe fatto meglio a spiegare trasparentemente il “ragionamento” alla base dell’ultimo cambio di rotta.

Dopo il decreto festività (n. 221), arrivato alla vigilia di Natale, è stata la volta del decreto pubblicato alla vigilia di Capodanno (n. 229). Di fatto, le misure adottate con quest’ultimo decreto legge avrebbero potuto essere assunte con quello approvato solo cinque giorni prima. E le decisioni del Consiglio dei ministri preannunciato per il prossimo 5 gennaio – di nuovo alla vigilia di una festa, l’Epifania – avrebbero potuto essere prese la settimana precedente, con il decreto di fine an

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