- Nati sotto il segno della crisi – economica, lavorativa, ambientale e politica – siamo sempre meno convinti che tra trent’anni vivremo tra macchine volanti e robot servizievoli
- Il mondo del futuro lo vediamo avvolto dalle catastrofi climatiche. E non perché siamo disfattisti, ma perché così dice la scienza.
- Sono molti gli attivisti che negli ultimi anni stanno manifestando per ottenere dai governi degli sforzi per contrastare la crisi climatica, e da due settimane si sta molto parlando di Ultima Generazione, i cui attivisti – tutti sotto i trent’anni – giorni fa, hanno imbrattato i muri del Senato.
Nel corso di questa intervista ho chiesto a Bjork Ruggeri se un futuro per sé riesca a vederlo, se sia capace di scorgersi a cinquant’anni. La sua risposta istintiva è stata una risata priva di allegria, che ho interpretato come un no e che mi ha colpito per due motivi: anch’io un futuro non riesco a immaginarlo e qualcosa di simile mi è stato detto in altre interviste. A farlo sono stati scrittori e scrittrici miei coetanei, secondo cui la nostra generazione un avvenire non può permetterselo.



