FINZIONI

Basta accanirsi sui classici, per favore

  • Vorrei mettermi nei panni dei classici, capire meglio il loro sentirsi sperduti e fuori luogo. Da un po’ di tempo, se provano a pensarci, hanno sentito che il loro monumento si stava sgretolando
  • Hanno iniziato a sentire che a scuola rompevano il cazzo agli studenti, che venivano percepiti come troppo complessi e pretenziosi, insomma che erano accusati di tirarsela. 
  • Questo racconto si trova sull’ultimo numero di FINZIONI – il mensile culturale di Domani. Per leggerlo abbonati a questo link o compra una copia in edicola

Italo Calvino diceva, in una ormai classica e inflazionata definizione, «un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire». Beh, adesso ha finito. O, se vogliamo essere cauti, per adesso ha finito. Su cosa si intenda per classico si potrebbe discutere in centinaia di pagine; usiamo il buon senso e diamo per condiviso che stiamo parlando di quei testi letterari che in occidente sono stati considerati dei punti di riferimento per molti secoli, in una serie varia e non priv

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