- All’interno della storia del Novecento italiano, Adriano Olivetti ricopre un ruolo quasi mitologico: ma i processi di mitizzazione non lasciano spazio a ritratti completi e complessi
- Attraverso un enorme mole di documenti, Paolo Bricco nella biografia Adriano Olivetti, un’italiano del Novecento è riuscito a ricostruire un Olivetti più umano e meno mitologico
- «Scrivere una biografia empatica ma critica», spiega Bricco, «è un atto d’amore di amore e di pensiero verso una delle personalità che hanno più segnato il Novecento italiano ed europeo»
All’interno della storia del Novecento italiano, Adriano Olivetti ricopre un ruolo quasi mitologico e, come sempre accade nei processi di mitizzazione, alcuni tratti del soggetto originale vengono evidenziati e altri finiscono per scomparire del tutto. Il giornalista e saggista Paolo Bricco ha ricostruito in un libro che colpisce per la mole di ricerca su cui si basa (libri, documenti degli archivi, interviste ai protagonisti di quell’epoca), un Adriano Olivetti definito ben più nel dettaglio,



