- Siamo come il gorilla osservato dal signor Palomar di Calvino, che si rigira tra le mani un vecchio copertone
- La letteratura, la scrittura, il linguaggio: tutto insufficiente di fronte all’inesauribile materiale della realtà
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Si dà il caso che vi sia in molti soggetti pluripremiati e riconosciuti per il loro talento una forma di inquietudine se non autodistruttiva di sicuro auto-sabotante che li porta a mettersi in discussione, a mettere in discussione tutto,
L’impressione del conferenziere è questa. Che dopo avere scritto un numero consistente di romanzi, di racconti, di saggi, l’uno diverso dall’altro, perché a questo lo spingeva la sua inarrivabile camaleontica attitudine, lo Scrittore abbia avvertito una crepa, un’incrinatura. L’esuberante fiducia dell’esordiente, cui un maestro amico aveva detto «Tu hai una grande ricchezza di parole, come Shakespeare giovane», ecco, quella fiducia era stata messa alla prova. Ma non è proprio così che dev’es



