- Sulle bacheche dei social tornano ad affiorare contenuti che richiamano tuttə alla difesa della lingua italiana: meme boomeristici con frasi in capslock del tipo «Si dice pausa caffè, non coffee-break!!1!».
- Potremmo preservare la lingua italiana da ogni intromissione, magari tornando a scrivere romanzi nella splendida lingua pirandelliana, ma dovremmo farlo soltanto a patto di fregarcene del costante moto della società che ci circonda.
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Assecondare i richiami all’ordine linguistico sarà, col tempo, impossibile. Troppe dinamiche socio-identitarie (a loro modo antropologiche) sono in atto in modo inedito: la lingua di Millennial e Gen-Z è già il sintomo di uno strappo irreparabile.
Sulle bacheche dei social tornano ad affiorare ciclicamente contenuti che richiamano tuttə alla difesa della lingua italiana: meme boomeristici con frasi in capslock del tipo «Si dice pausa caffè, non coffee-break!!1!»; sgangherate card dal sapore partitico/patriottico in cui la lingua italiana viene considerata alla stregua di un cibo autoctono da tutelare contro una qualche invasione straniera. Il cavallo di battaglia, poi, è un breve estratto di un’intervista ad Andrea Camilleri: nel video



