L’Autobiografia di Thomas Bernard, che Adelphi ha riunito in un unico volume, non è un esempio primitivo di autofiction. È un testo in cui si trova il cuore della sua produzione: la consapevolezza che la realtà è un inferno
Per parlare dell’attualità di Thomas Bernhard basterebbe sedersi nel corso principale della città in cui si vive e aprire l’incipit della sua Autobiografia – cinque testi che Adelphi ha finalmente pubblicato in un unico volume a prezzo popolare – e leggere la sua perentoria descrizione di Salisburgo: «Questa città è popolata da due categorie di persone: gli affaristi e le loro vittime». Alzo gli occhi, mi guardo intorno: ancora una volta ha ragione lui. Naturalmente non è della mia città che pa



