- Il ministro Sangiuliano ha due grandi obiettivi: creare un'egemonia culturale di destra e inventare un nuovo immaginario italiano. Ma la loro realizzazione sembra un programma complesso
- La chiave per creare un nuovo immaginario dovrebbe essere liquidare la memoria del passato, chiudendo archivi e sostituendo figure di rilievo con personaggi di destra. Tuttavia, mancano ancora le figure significative che possano scrivere i nuovi libri e creare una nuova cultura
- Gli esordi dei nuovi dirigenti culturali di destra sono stati problematici, con incidenti e gaffe. Nel frattempo, la dirigenza Rai sta introducendo tematiche inadatte, mentre la cultura diffusa è già di destra, ma non nel senso della destra di Meloni e Sangiuliano
Le grandi mire del ministro Sangiuliano sembrano essere due: creare un’egemonia culturale di destra, che scalzi quella di sinistra ancora troppo vigorosa, e inventare “un nuovo immaginario italiano”. Benché sostenuti da richiami a Gramsci e ad altri numi tutelari non proprio di destra, i due obiettivi sono in verità terribilmente vaghi e realizzarli si sta mostrando un vasto programma. Quanto al primo, era già delineato nel programma elettorale di Fratelli d’Italia (paragrafo 13), dove si mi



