- Spiace doverlo ricordare: non ci sono particolari indizi che la vittoria agli Europei di calcio significhi una ripresa dell’Italia. E anche il fatto che i Måneskin abbiano vinto l’Eurofestival non è indice di un Risorgimento, meno che mai di un Rinascimento.
- L’icona pop ha una teleologia, vale a dire, risponde a certi fini, di solito commerciali; solo che abbiamo l’irresistibile tendenza a vederci dietro una teologia, una forma suprema, un destino.
- Nulla di cui scandalizzarsi, per esempio, se l’influencer è diventato l’interlocutore dei politici su temi sensibili. Non ci si scandalizza a vedere Renzi, in dissenso sul Ddl Zan che chiede a Chiara Ferragni un confronto sui contenuti.
Spiace doverlo ricordare: non ci sono particolari indizi che la vittoria agli Europei di calcio significhi una ripresa dell’Italia. Un pallone è un pallone è un pallone, e qui nessuno si sogna di sottovalutare il fatto che la vittoria di Mancini e i suoi ragazzi porti bene al calcio (alle quotazioni in particolare) e possa, forse, addirittura, facilitare un pallone d’oro italiano. Nessuna rinascita Tutto bene, tutto bello, anche qui si è festeggiata la finale di Wembley in modo non del tutt



