Cultura

Il politologo Roy: «La nostra vita si trasforma in una serie di procedure»

  • Nel suo ultimo libro, il politologo Olivier Roy fornisce una lettura del vasto mutamento culturale in cui ci troviamo calati, con una grande trasformazione determinata da quattro fattori: i movimenti giovanili di fine Anni Sessanta, internet, la globalizzazione e il neoliberismo
  • La crisi della cultura e del suo potenziale integrativo ha aperto la strada a un eccesso di giuridificazione e regolamentazione dei rapporti sociali. Tutto quanto sta diventando procedura, necessita di esplicitazione senza lasciar spazio al non detto
  • Il narcisismo di massa genera effetti paradossali: esponiamo l’intimità e il corpo ma siamo anche ossessionati dalla privacy

Il mondo si fa piatto ma le teorie cospirazioniste c’entrano nulla. Non è una questione di terrapiattismo, di geografia come cartografia del pensiero dominante, ma piuttosto di orizzontalizzazione spinta del quotidiano. Un misterioso solvente ha spazzato via l’assetto tridimensionale del nostro vivere individuale, le prospettive di lungo, largo e profondo. Rimane appunto la dimensione piatta, quella che ci riesce di percepire dalla prospettiva personale, assolutamente orizzontale nonché scherma

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