- Il mondo ci mette sempre davanti a una serie di strane peripezie. E ogni volta che sembra che qualcosa sia risolto, poi invece salta fuori qualcos’altro che non è risolto.
- Il mio amico A. non si sentiva molto bene. Ha fatto un tampone a casa della sua ex compagna, risultato positivo. Però il tampone che ha usato non era più riconosciuto dall’Ausl, che pertanto non poteva certificarlo come malato.
- Quando si è rivolto a una farmacia per avere un tampone certificato, la farmacista si è messa a urlare dicendo che era un irresponsabile. Così la dottoressa lo ha mandato alla Protezione civile, e dopo quattro giorni ha avuto il suo esito positivo. Finalmente l’Ausl gli ha comunicato che era legalmente malato e doveva restare in casa fino a quando non sarebbe stato legalmente guarito.
Il mondo ci mette sempre davanti a una serie di strane peripezie. E ogni volta che sembra che qualcosa sia risolto, poi invece salta fuori qualcos’altro che non è risolto. Dico questo perché l’altra sera un mio amico cameriere, chiamiamolo A., si sentiva molto debole. Finito il turno di lavoro, prima di tornare a casa sua, passa a trovare l’ex compagna (si sono momentaneamente separati e non convivono più). Lei, appena lui entra in casa, lo guarda e subito gli dice: hai una brutta cera, sec



