La storia della musica leggera è sempre costellata da incomprensioni generazionali: quando all’improvviso spuntano fenomeni così difficili da capire per chi è cresciuto con altre idee su cosa sia una buona canzone. 

Da qualche anno Amadeus sta tentando di favorire l’incontro fra modi diversi di pensare la musica: e questa volta grazie a Mahmood e Blanco ha davvero la possibilità di vincere e di fare un passo ulteriore sulla strada già percorsa in qualche modo con i Måneskin (che erano però il prodotto di un talent). Sabato il teatro Ariston potrebbe essere conquistato per la prima volta dalla generazione TikTok.

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Una nuova rivoluzione

Per anni Sanremo è stato al contrario il tempio dei conservatori: quando veniva lasciato spazio a nuovi fenomeni musicali erano comunque incanalati in un percorso classico, dove contava molto la battaglia fra discografici. La prima rivoluzione, una decina di anni fa, ha portato a Sanremo una generazione di prodotti da talent show (Marco Carta, Valerio Scanu, Emma, Marco Mengoni e appunto i Måneskin). 

Ovvero di personaggi che nascevano comunque in un contesto mediato e fortemente controllato dalla televisione. Ora si sta cercando un’altra rivoluzione, dando spazio ad artisti nati sotto la protezione di un algoritmo. Vengono gettati nella mischia, fuori dal loro confine generazionale, sullo stesso palco di Massimo Ranieri e Iva Zanicchi. La domanda viene naturale: sono loro ad avere bisogno di Sanremo, o è Sanremo ad avere bisogno di loro?

Ma questi chi sono?

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Probabilmente tutte e due le cose. Ed è anche il motivo per cui, martedì sera, sui divani di mezza Italia la domanda più gettonata fra gli ultra-trentenni era: «Ma tu hai capito chi è Blanco?». La stessa domanda si ripeterà mercoledì quando sul palco salirà Matteo Romano, di 19 anni, che nelle interviste rivendica la decisione di non partecipare ai talent show e di essere arrivato a Sanremo solo grazie a TikTok.

Per mesi il verso di un’altra sua canzone – “Ma concedimi un ultimo ballo, un’ultima ora / l’ultimo solo, per l’ultima volta / stesso gioco, scacco matto / hai di nuovo vinto tu” – ha fatto da colonna sonora ai video di migliaia di adolescenti.

Proprio come è successo alle canzoni di Blanco (per esempio con Paraocchi, con un testo da Dolcestilnovo che fa così: “Se il sole bacia i belli, ti bacio il culo / Ed è così morbido, un tocco di fumo / Ci dormirei stanotte, ti giuro / Io e te, nessuno”).

Premiati dall’Auditel

Ogni generazione ha in fondo un modo diverso di costruire i propri idoli musicali. E un modo diverso di non essere capito da chi è più grande di qualche anno. Fare oggi un trend su TikTok, scegliendo una particolare canzone rispetto a un’altra, è solo un modo diverso di diffondere la musica. 

Un tempo i compagni di banco si scambiavano le cassette duplicate o i cd masterizzati. Si davano appuntamento alle fiere per sfogliare i dischi usati o votavano i video su Mtv. Ora ballano la stessa coreografia: è decisamente meno affascinante, ma anche molto più pratico.

Amadeus e i suoi autori hanno avuto il merito di accorgersi di quello che già sta accadendo e di provare a unire due mondi destinati altrimenti a scontrarsi. Questo ha portato inevitabilmente a incomprensioni, ma anche ad ampliare la platea degli spettatori. La prima serata del festival, quest’anno, è stata seguita da 10 milioni e 911mila persone, per uno share del 54,7 per cento.

Generazione TikTok

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Blanco e Matteo Romano sono in realtà solo due esponenti fra i più noti di questa generazione di musicisti, la cui fama è stata spinta dai trend su TikTok. Alfa, Ariete, Emanuele Aloia, Anna, Andrea Cerrato e Valerio Mazzei, fra gi altri, sono spesso sconosciuti a chi ha più di 18 anni. Ma riescono a monetizzare la loro passione per la musica grazie a schiere di fan che interpretano le coreografie delle loro canzoni.

Uno di loro – il rapper Random – aveva già cercato l’anno scorso di conquistare il Festival. Ed era arrivato ultimo. Quest’anno però le cose potrebbero andare diversamente. Blanco e Mahmood sono fra i favoriti per la vittoria finale e sono arrivati primi nella classifica di ieri sera.

Se anche non riusciranno a vincere, la loro canzone ha già avuto una certa visibilità, destinata probabilmente ad aumentare nei prossimi mesi. È la prova che la generazione TikTok è pronta ad uscire dai propri confini, partendo dalla conquista di un tempio sacro come l’Ariston di Sanremo.

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