- Fra i tanti figli di Milano città di boutique e circonvallazioni ce n’è uno che mi sta particolarmente a cuore, è Angelo un bambino scontroso e canterino, che sta dalle parti di Porta Genova
- Angelo è cresciuto con i perenni indumenti della taglia di un bambino e la colonna sonora dei successi di Morandi, Nicola di Bari e della Carrà, aggrappato a quel filo speciale che lo lega alla sorella
- Questo racconto si trova sull’ultimo numero di FINZIONI – il mensile culturale di Domani. Per leggerlo abbonati a questo link o compra una copia in edicola
Fra i tanti figli di Milano città di boutiques e circonvallazioni ce n’è uno che mi sta particolarmente a cuore, è Angelo un bambino scontroso e canterino, che sta dalle parti di Porta Genova. Per l’anagrafe ormai anziano, Angelo è una di quelle creature che nell’apparente inoppugnabile diversità fisica dai canoni ordinari, se abbracciate strette con le spire del cuore puro, ti disvelano un piccolo mondo fantastico e impavido che ha superato mari in tempesta, angherie, solitudini e assenza d



