INTERVISTA

La bisnonna, la gravidanza, il manicomio: i nuovi fantasmi di Nadia Terranova

Una mitologia familiare, fatta di misteri e silenzi che hanno attraversato le generazioni, è il cuore dell’ultimo romanzo della scrittrice, Quello che so di te, in uscita per Guanda il 14 gennaio. «A me piace l’idea di compresenza delle dimensioni: chi c’era e chi c’è e chi ci sarà convivono. I luoghi conservano le tracce dei passati passaggi e hanno in sé il potenziale futuro»

La Mitologia famigliare di Nadia Terranova – come quella di ciascuno di noi, naturalmente – a volte mente, a volte omette, a volte sbaglia. Su una cosa però sembrerebbe certa, e nella realtà di tracce ce ne sono parecchie: Venera è stata ricoverata per undici giorni al Mandalari, il manicomio di Messina; all’incirca cent’anni prima. Perché però? Cos’è capitato? Venera, bisnonna di Terranova, ha sempre avuto un posto speciale nei sogni dell’autrice e ora lei – la scrittrice che segue i fantasmi,

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