Cultura

Nell’èra della prima persona il romanzo diventa psicanalisi

  • Nella nostra epoca la narrativa è senza dubbio dominata dalla prima persona. Si scrive in prima persona spesso anche quando si scrive in terza: il punto di vista è singolo, personale, psicologico
  • È un fenomeno che infatti prende origine soprattutto dalla diffusione della psicoterapia di massa: a partire da Italo Svevo, il dialogo con l’analista è diventato il paradigma implicito della narrativa “borghese”
  • Il rischio è che la letteratura venga sempre più intesa una nobile arte della memoria o che diventi l’espletazione di una funzione meditativa e ultimamente istruttiva

Secondo Aristotele esistono tre grandi generi letterari: la scrittura drammatica, la scrittura lirica, la scrittura epica. Nella drammatica, l’autore si esprime tramite personaggi; nella lirica, tramite il proprio io; nell’epica, raccontando fatti altrui. In altre parole: scrivere in prima persona e scrivere in terza non sono, per Aristotele, due opzioni più o meno equivalenti in mano al narratore, ma due generi completamente differenti: due diversi e alternativi approcci alla scrittura. La dif

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