- Da Spotify Wrapped scopriamo i generi musicali preferiti di chi seguiamo su Instagram. Ma quei generi ce l’hanno un gender? È un’annosa questione negli studi letterari (esiste una letteratura femminile? La lirica è da femmina e l’epica da maschi?). Con le canzoni sembra tutto più facile.
- Il genere che mi pare abbia senz’altro un gender è quello che definirei “classiconi da lip sync”, cioè grandi pezzi emotivi interpretati da donne che una drag queen interpreterebbe senz’altro in playback a una finale di RuPaul’s Drag Race. Scopro però che quasi tutti quei pezzi sono stati scritti da maschi.
- Scrivere per Mina o per Mia Martini ha forse offerto ai loro autori un’opportunità per evadere la maschilità per interposta voce, una specie di drag. E che dire di formidabili pezzi come Pierre dei Pooh, Supergay di Sonia Argento, e Il mio amico di Anna Tatangelo? Clicca qui per iscriverti gratuitamente alla newsletter e segui tutti i contenuti di Cose da maschi.
A inizio dicembre, Spotify ci confeziona una specie di presentazione powerpoint di tutto quello che abbiamo ascoltato durante l’anno, pronta per essere condivisa sui profili social. Si chiama Spotify Wrapped ed è forse il più simpatico uso dei dati che affidiamo alla sorveglianza delle app quotidiane. Scopro così come due personaggi antitetici che seguo avidamente su Instagram (l’indoeuropeista armeno sempre in papillon e la poetessa radicale di Chicago) condividano un’insospettabile predilez



