intervista

Olivier Assayas e il cinema francese che fugge dai confini: «Sono un traditore felice»

Con Hors du temps il regista ha realizzato il suo film più personale, un racconto autobiografico malinconico che rivisita i mesi di lockdown passati in Normandia. «Faccio film internazionali. Giro con attori americani, sono guardato con sospetto. Ma uscire dai confini è respirare. Come fece Antonioni. Le Pen? La sinistra si è autodistrutta»

Con Hors du temps (Berlinale 2024) il regista francese Olivier Assayas ha realizzato il suo film più personale, un racconto autobiografico agrodolce e malinconico che rivisita i mesi di lockdown passati nella casa di famiglia in Normandia insieme al fratello, le rispettive compagne e i fantasmi del passato. Presentato in anteprima italiana al Biografilm Festival dove l’autore di Irma Vep e Personal Shopper ha ricevuto il Celebration of Lives Award 2024, il film mette a nudo le fragilità di un in

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