Cultura

I “terrori dell’infanzia”: tre modi di raccontare l’eroina

  •  Eroina (Mondadori 2022) di Vanessa Roghi è una ricostruzione accurata e dalla vocazione enciclopedica delle complesse vicende di alcune sostanze, che ne storicizza la funzione e la narrazione pubblica
  • Gli anni al contrario di Nadia Terranova (Einaudi 2015) è un’opera che incarna lo spirito di una condizione “inedita”, ovvero quella dei figli e delle figlie di genitori che sono stati eroinomani
  • La paura ferisce come un coltello arrugginito (Nottetempo 2023) di Giulia Scomazzon è il recupero di una storia familiare, del suo legame con l’eroina, che si materializza nel ritmo di un percorso terapeutico.

Qual era il vero dono che i Lotofagi consegnarono ai marinai di Odisseo? Forse la liberazione dal peso di dover tornare a casa. Il desiderio di riappropriarsi della vita precedente li aveva indotti ad attraversare di nuovo il mare, vivendo la punizione dell’ennesimo viaggio. I Lotofagi offrirono loro un «cibo di fiori», e chi ne mangiava «non aveva più voglia di tornare, né dare notizia di sé». Insomma, a quegli uomini era stata offerta l’occasione di guarire dal male profondo dell’identità,

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