FINZIONI

Sacra famiglia del massacro

  • Se potete chiamarci vittime è solo perché non eravamo i più forti. La nostra condizione non sgorga da nessun cuore puro, organo di cristallo, ma dalla semplice contingenza

  • Siamo tutti da sempre in cerca di capri espiatori, bersagli viventi sui quali scaricare la fatica di andare avanti, il peso dei giorni. La frustrazione e il bisogno di essere visti

  • Questo racconto si trova sull’ultimo numero di FINZIONI – il mensile culturale di Domani. Per leggerlo abbonati a questo link o compra una copia in edicola

Se potete chiamarci vittime è solo perché non eravamo i più forti. La nostra condizione non sgorga da nessun cuore puro, organo di cristallo, ma dalla semplice contingenza. Casualità dei rapporti di forza. Il ragazzino preso di mira che sono stato avrebbe volentieri decapitato i suoi aguzzini per un insulto – mille occhi per il mio occhio, fino a diecimila denti nemici per risarcire il graffio al mio sacro dentino. Nessuna commisurazione, proporzionalità, giustizia. E l’impulso non si coniuga

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