- La luna di miele tra grandi imprese e smart working è finita, ma negli Stati Uniti il tasso di occupazione degli uffici rimane inferiore al 50 per cento
- La lontananza dai posti di lavoro imposta dalla pandemia ha provocato un crollo drastico di quelle fondamentali relazioni sociali che sono definite come “legami deboli”
- Senza negare i benefici dello smart working bisogna valorizzare il tempo trascorso in ufficio, anche progettando spazi che favoriscano il confronto tra colleghi: ne va della salute delle nostre società
Lavoro in ufficio o lavoro da remoto? Da oltre due anni e mezzo, il tema continua a provocare accese discussioni, con un campo diviso tra chi sostiene lo smart working e chi si oppone ad esso. All’inizio della pandemia, i tecnofili più appassionati si erano affrettati a decretare la morte dell’ufficio, sancendone la completa sostituzione da parte del digitale, grazie ai programmi per videochiamate Zoom o Teams. Ma superate le fasi più acute della crisi sanitaria, gli appelli a un ritorno al l



