- Raccontare le storie di questi uomini (e del leader che hanno protetto) significa compiere un viaggio a ritroso, nella memoria, intorno alla figura di Enrico Berlinguer.
- E infine bisogna provare a dire cosa fosse la mitica «vigilanza» di Botteghe Oscure e chi faceva parte di questo gruppo selezionatissimo di militanti che aveva l’onore (e l’onere) di costituire il nucleo centrale e incandescente, il nocciolo duro del Pci.
- Uomini come Menichelli, e con lui i tre diversi nuclei intorno a cui era nata e si era strutturata la scorta di Berlinguer (quello romano, quello toscano e quello emiliano), erano anche la sintesi della stratificazione di diverse generazioni e di diverse anime del Pci, l’autobiografia involontaria di un partito.
Questa è la storia di una scorta, ma è anche la storia di un gruppo di uomini: vite che simbolicamente raccontano un partito, una stagione di ideali, la lotta per un’utopia democratica, negli anni in cui la nostra Repubblica era giovane e il popolo della sinistra pieno di speranze. Leggere questa storia oggi, invece, è come prendere una boccata d’aria che ti ristora dall’asfissia dei tempi. È come essere percorsi da un brivido di emozione che ti attraversa e ti solleva, come essere strito



