Classifica d’estate. Caldo torrido che stordisce. Lunghe ore di siesta. Saggio investirle in buone letture per battere l’afa che immalinconisce. Per refrigerare la mente, e invidiare paesaggi, storie e freschi climi del nord, pescate dall’ottimo catalogo Iperborea. Come una volta accadeva nel mercato del calcio che contava, grandi movimenti tra i gruppi editoriali, nell’estate più movimentata degli ultimi anni per l’editoria libraria. Le riorganizzazioni e i tradimenti aziendali accadono d’estate.

Nasce addirittura un nuovo marchio: Feltrinelli Gramma (sottile l’omaggio al filosofo francese Derrida) guidato da Giuseppe Russo, ex direttore di Neri Pozza, che coinvolge un intero gruppo di lavoro, altre tre persone. Non è cosa abituale in editoria, non ricordo nulla del genere dai tempi di Severino Cesari e Paolo Repetti che traslocarono l’editore Teoria in Einaudi Stile libero. Che un pezzo molto significativo di una casa editrice (in questo caso Neri Pozza) si stacchi, per dar vita a un progetto all’interno di un altro gruppo editoriale. Il nuovo marchio feltrinelliano annuncia trenta titoli tra fiction italiana e straniera e non fiction e saggistica.

Novità anche in casa Rizzoli che annuncia una nuova direzione editoriale affidata a Federica Magro, già responsabile dell’enorme e preziosa catalogo della BUR.

Classifica stabile

Classifica stabile. Si conferma il primo posto di Come d’aria di Ada D’Adamo che vola sulle ali dello Strega. Da Eliott. Idem per il secondo posto del Rocco Schiavone di sapore ambientalista di ELP, il romanzo di Antonio Manzini per Sellerio. E così al terzo La banda dei carusi di Cristina Cassar Scalia, Einaudi Stile libero. E ancora un giallo, questa volta spagnolo, primo nella narrativa straniera, La Bestia di Carmen Mola da Salani. Il thriller storico più amato di Spagna.

Madrid, 1834: una terribile epidemia di colera ha messo in ginocchio la città. Ma il terrore ha anche un altro nome, quello della Bestia: un essere spietato e inafferrabile che rapisce le bambine dei quartieri più poveri e ne smembra i corpi. Quando la piccola Clara scompare, sua sorella Lucía non vuole aspettare di ritrovarne il cadavere: dà inizio così alla sua lotta contro il male e contro il tempo. Ha quattordici anni e l’inestinguibile coraggio di chi sente di non poter fare altro. Anche perché nessuno sembra voler fermare davvero il mostro. È l’alba di una capitale che nasce nel sangue, di una città che brulica di vita e di morte e lotta per lasciarsi il Medioevo alle spalle. Premio Planeta spagnolo, un thriller storico dal ritmo implacabile, un’atmosfera che toglie il respiro come le spire del serpente in copertina. Leggendolo ci si troverà proprio lì, tra i vicoli di Madrid, in una storia di inferno e oscurità.

Nella saggistica è primo Berlusconi raccontato da Travaglio per Paperfirst, nella varia i 10 anni di Bts per Mondadori.

Addio a Purgatori

Conoscevo bene Andrea Purgatori. Mi piace ricordarne l’altra faccia della luna: al rigoroso giornalismo investigativo aggiungeva un allegro e cattivo spirito satirico investito nella collaborazione con Corrado Guzzanti, il più bravo comico italiano.  Lavorò con lui in geniali follie: Il caso Scafroglia, scritto anche da Curzio Maltese, Aniene, Fascisti su Marte.

Per anni l’ho corteggiato, come editor, chiedendogli di scrivere quel libro sui perenni misteri e segreti d’Italia, che solo lui avrebbe saputo scrivere. Quelle storie occulte e irrancontabili che scavava dalla sabbia delle verità ufficiali. Ci siamo incontrati questa primavera e il progetto stava ora per prendere forma. Mi ha raggiunto nel giardino dell’hotel in cui abitavo, è arrivato in motorino, col casco, il sigaro in bocca, le superga bianche. Come un ragazzino. Il taglio ironico dello sguardo, appena aprì bocca, la sua voce profonda e bellissima fece girare tutte le signore che facevano colazione.

Ora che anche la sua morte è un mistero, è impressionante, e fortemente simbolico, che accada per il giornalista che ha investigato meglio di chiunque i nostri misteri, sempre schierato dalla parte di chiedeva giustizia: dai familiari delle vittime della strage di Ustica a quelli di Emanuela Orlandi. Da leggere il suo unico romanzo Quattro piccole ostriche, del 2019, Harper Collins, un libro che ricorda i migliori thriller spionistici internazionali; la perfetta documentazione e ricostruzione storica si sciolgono in una trama emozionante, che tiene il lettore avvinto dalla prima all'ultima pagina.

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