- Malgrado le sentenze della Corte europea e in questi giorni della Corte Costituzionale abbiano fermato ogni tentativo di continuare con assegnazioni dirette, la politica ha scelto di stare senza se e senza ma con i balneari che hanno le concessioni sulle spiagge.
- Se per la Lega la posizione è comprensibile – l’immagine di Salvini è legata tra le altre allo stabilimento Papeete di proprietà dell’eurodeputato leghista Massimo Casanova – più complicato è capire la posizione di Cinque stelle e Pd.
- Lungo gli ottomila chilometri di aree costiere italiane si sta giocando una partita decisiva per il futuro del paese, per il lavoro, le disuguaglianze, il turismo e l’ambiente.
Pochi settori hanno oggi la forza dei balneari, la capacità di influenzare le scelte dei partiti al punto da farli andare contro l’Europa, la realtà e persino incorrere in brutte figure. Lo abbiamo visto da quando si è aperta la crisi del Covid-19, con interventi che hanno esonerato il settore dal pagamento dell’Imu e aperto a un condono molto conveniente, per cui si bloccano tutti i contenziosi sui mancati pagamenti e si può chiudere ogni pendenza pagando il 30 per cento del dovuto. Ma il tema



