- Cuffaro e Lombardo si preparano alle prossime sfide, per prima quella delle imminenti europee che segneranno il vero livello di diffusione di alcuni partiti che oggi in Sicilia uniti contano più del 23 per cento
- Lo spunto per cominciare a fare i conti e testare alleanze lo ha dato il dopo Berlusconi che per i gattopardi di Sicilia è un’occasione per intuire come piazzarsi in un centro che vuole essere alleato della destra di La Russa
- «Stiamo lavorando da un po’ di tempo per rimettere insieme i frammenti dei moderati di Noi per l’Italia, la mia Dc, l’Udc di Cesa e Forza Italia», dice Cuffaro
Entrambi da tempo impegnati nella politica sono oggi alleati, ma con due idee parallele che forse non si incontreranno mai. Sono però entrambi maestri nell’arte della “annacata” politica (dondolata), tipicamente siciliana, caratterizzata da passi indietro e di lato, come a volersi fare da parte per poi tornare prepotentemente al Centro, dove, d’un tratto, te li ritrovi di nuovo a dettare linee e indirizzi. Ad accomunarli non è poi neanche quella professione che mai hanno esercitato, quella del



