- Il partito ultraconservatore che è al governo in Polonia, e che in Europa è alleato di Fratelli d’Italia, minaccia testualmente di «prendere a cannonate» l’Ue. Il premier polacco sostiene che sull’integrazione europea «a volte è meglio fare un passo indietro».
- Sotto l’ombrello dei buoni rapporti con gli Usa e in virtù del ruolo di scudo contro Mosca, il governo polacco aveva ottenuto dalla Commissione Ue grande elasticità e il via libera al Pnrr. Ma non ha fatto progressi sullo stato di diritto, e ora che i soldi non arrivano, tira fuori tutto il repertorio euroscettico.
- Al di là della retorica, c’è la sostanza politica: la volontà di frenare un’Unione politica forte e la minaccia di lasciare l’Ue ostaggio dei veti e dell’unanimità. La destra polacca mostra che essere «atlantisti» non significa necessariamente essere anche europeisti, e anzi può voler dire proprio l’opposto.
Il partito ultraconservatore che è al governo in Polonia, e che in Europa è alleato di Fratelli d’Italia, minaccia testualmente di «prendere a cannonate» l’Unione europea. Il premier polacco, Mateusz Morawiecki, parla dell’integrazione europea in questi termini: «A volte è meglio fare un passo indietro, piuttosto che due avanti». Sotto l’ombrello dei buoni rapporti con Washington e in virtù del suo ruolo di scudo contro Mosca, Varsavia negli scorsi mesi ha ottenuto dalla Commissione europea gra



