Il governo ungherese ha già sentenziato che Salis fosse una criminale prima dei giudici. Come Meloni, l’autocrate pensa al consenso: così estremizza il caso
«Secondo il giudice, che ha respinto la richiesta di domiciliari per l’attivista di estrema sinistra Ilaria Salis, tredici mesi di detenzione non possono dirsi in alcun modo eccessivi». Lo riporta János Kőházi, cronista di Magyar Nemzet, ed è un po’ come sentir sussurrare il premier ungherese, visto che la maggior parte dei media del paese – e anzitutto questo importante quotidiano che si definisce filogovernativo – sono nella sua morsa. Già nelle scorse settimane esponenti del governo di Viktor



