Il dirigente del Mef chiede un cambio delle normative per ottenere il posto da consigliere nella società di via Goito. Ma lo scontro può bloccare tutta l’attività
Un incrocio di interessi e di ambizioni personali rischia di bloccare la composizione del cda di Cassa depositi e prestiti. E paralizzare una delle società statali più importanti per il paese. La decisione sui vertici non è stata ancora presa da palazzo Chigi. Giorgia Meloni preferisce attendere l’esito delle europee per poi aprire la partita delle nomine. Le indiscrezioni continuano a indicare come favoriti Dario Scannapieco, confermato nel ruolo di amministratore delegato, e Giovanni Gorno Tem



