- Una vicenda emblematica delle conseguenze che possono determinarsi a causa della stratificazione e della complessità che connota la regolamentazione nazionale è quella dei 1.200 massofisioterapisti esclusi dall’esercizio della professione per la quale si sono formati.
- Secondo il Consiglio di Stato, il quadro normativo legittima la loro differenziazione giuridica rispetto a colleghi in possesso del medesimo titolo di studio, ma ricompresi in un regime di maggior favore.
- Invece i massofisioterapisti, che manifesteranno il prossimo 23 gennaio dinanzi al ministero della Salute, lamentano l’irragionevolezza dell’esclusione, cui conseguirebbe una discriminazione in ambito lavorativo nei loro riguardi.
La stratificazione normativa nuoce gravemente ai cittadini. Questo avviso dovrebbe comparire sopra ogni atto normativo. Una vicenda emblematica sta riguardando circa 1.200 massofisioterapisti impossibilitati a svolgere la professione per la quale si sono formati, che manifesteranno il 23 gennaio per rendere nota la loro situazione e chiedere un incontro ai vertici del ministero della Salute. La selva normativa L’attività del massofisioterapista, esercitabile in base a un diploma, con la



