- Il Tar del Lazio ha sollevato la questione di legittimità costituzionale del decreto-legge che ha “incorporato” il provvedimento di risoluzione della concessione autostradale a Strada dei parchi, sottraendolo alla verifica di legittimità del giudice amministrativo.
- Nonostante il rinvio della questione alla Consulta, il diritto di difesa del concessionario viene limitato. Il giudice costituzionale non verifica i presupposti di fatto e di diritto della risoluzione: ad esempio, se davvero vi fosse il grave inadempimento con cui essa è stata giustificata.
- La vicenda va oltre la concessione autostradale. Riguarda anche la possibilità per un governo, in questo caso il governo Draghi, di incorporare un provvedimento amministrativo in una legge, blindando il provvedimento stesso, la cui legittimità nessun giudice avrà più modo di verificare.
Prosegue la vicenda relativa alla risoluzione della concessione delle autostrade A24 e A25 nei riguardi della società Strada dei parchi, del gruppo Toto. Qualche giorno fa, il Tar del Lazio ha sollevato la questione di legittimità costituzionale del decreto legge che ha “incorporato”, cioè “legificato”, il provvedimento di risoluzione. La vicenda va spiegata sul piano giuridico. Ma va spiegato pure come il diritto talora rischi di essere piegato dalla politica a esigenze che non solo prescindon



