Ritratto del «più populista d’Italia»

Così Emiliano ha usato la destra per prendersi la Puglia

16/12/2018 Bari, Assemblea di Fronte Democratico raggruppamento interno al Partito Democratico facente capo a Michele Emiliano. Nella foto Michele Emiliano
16/12/2018 Bari, Assemblea di Fronte Democratico raggruppamento interno al Partito Democratico facente capo a Michele Emiliano. Nella foto Michele Emiliano
  • Quando Massimo D’Alema pensava che Michele Emiliano avrebbe abbandonato il Pd insieme a lui ha commentato: «Abbiamo anche i fascisti».
  • Era una battuta, ma con un fondo di verità: sono state proprio le amicizie a destra che 20 anni fa hanno spinto proprio D’Alema a scegliere il magistrato Emiliano come candidato sindaco di Bari.
  • È stato l’inizio di una carriera fulminante arrivata ormai al culmine: con le sue alleanze spregiudicate e trasversali, che arrivano fino all’estrema destra, Emiliano è ormai il signore incontrastato della Puglia e uno dei politici più influenti del Sud.

«Chi dice che siamo solo ex comunisti mente: abbiamo anche i fascisti… come Emiliano». Era il febbraio del 2017 e Massimo D’Alema stava difendendo la scissione dal Pd di quello che sarebbe diventato Mdp. Il “fascista” era Michele Emiliano, potente presidente della regione Puglia. Figlio di un iscritto al Movimento sociale, non era alle radici familiari di Emiliano che pensava D’Alema. Il presidente della Puglia, infatti, era già diventato uno dei politici più influenti e indipendenti del sud

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