L’ambizione di portare a casa la partecipazione di più di 12 milioni di persone. O, come la formula il capogruppo del Pd al Senato Francesco Boccia, un «avviso di sfratto a Giorgia Meloni». 

«Raggiungeremo il quorum? Noi siamo impegnati e lavoriamo per raggiungerlo ma se anche non ci si arrivasse, ma andasse a votare tanta più gente di quella che ha sostenuto il centrodestra, saremmo di fronte a un avviso di sfratto per il governo», dice il presidente del gruppo dem a palazzo Madama. «La premier ha preso alle elezioni 12,3 milioni di voti, se al referendum andassero a votare 12,4 milioni di persone, sarebbe un avviso di sfratto alla presidente del Consiglio». 

L’asticella è fissata, quando mancano poche ore all’apertura dei seggi sui cinque quesiti che saranno sottoposti agli elettori. Che per il Pd l’appuntamento sia diventato una sfida identitaria non è un segreto. «È un’occasione per riparare ad alcuni errori del centrosinistra del passato, per contrastare la precarietà e aumentare la sicurezza sul lavoro, e migliorare, intanto, la legge sulla cittadinanza» ha detto la segretaria Elly Schlein a Domani. 

«Non si vota un referendum pensando alle coalizioni, ma per dire liberamente l’Italia che vogliamo costruire. Ed è positivo che alcune forze politiche si stiano impegnando per raggiungere il quorum. Noi spingiamo per cinque sì, insieme a M5s e Avs, ma è un bene che ci siano in campo altre forze che, pur non votando alla stessa maniera, si stanno battendo per portare la gente a votare», ha continuato. 

Il messaggio

Per andare sul sicuro, però, il Nazareno ha messo le mani avanti raccomandando ai suoi militanti di svolgere il proprio dovere di elettori il prima possibile. «Bisogna che al voto sui referendum Domenica ci si vada entro le 11.00. Questo perché ci sarà una unica rilevazione della affluenza alle 12 e se il dato sarà meno del 20 per cento potrà ingenerare l’idea che il quorum possa essere impossibile da raggiungere». 

Insomma, l’immagine deve essere di presenza massiccia alle urne, anche se l’affluenza non necessariamente sarà sintomo di raggiungimento del quorum, considerato che una parte degli elettori del centrosinistra (i renziani, ma anche i riformisti nel Pd) hanno annunciato che non ritireranno la scheda dei quesiti che riguardano il Jobs act. 

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