In lista al Sud spunta Filippo Mancuso, già rinviato a giudizio per truffa. Sull’autonomia la maggioranza calpesta le regole della democrazia
Come un ciclone l’effetto-Vannacci sulle liste della Lega si è subito fatto sentire. Ma non nel senso sperato da Matteo Salvini. Appena è stata annunciata la notizia della candidatura del generale alle europee sotto le insegne leghiste, le tensioni si sono moltiplicate e molti potenziali candidati si sono irrigiditi. Prendendosi un supplemento di riflessione sulla loro presenza in lista. La frustrazione è montata in particolare al Nord tra i “portatori di voti”. Quei profili che sarebbero scesi



