Matteo Lepore ha vinto le primarie ed ora è il candidato sindaco di Bologna della coalizione di centrosinistra. Secondo i primi dati, Lepore avrebbe ottenuto circa il 60 per cento dei voti, su 25mila votanti

Lepore, assessore alla cultura nel comune di Bologna, candidato ufficiale del Pd e sostenuto da una coalizione di sinistra e dal Movimento 5 Stelle, ha battuto la candidata di Italia Viva Isabella Conti, sindaca di San Lazzaro, che ha ottenuto il 40 per cento dei voti.

A differenza di quella di Roberto Gualtieri a Roma, la vittoria di Lepore non era considerata scontata e la campagna elettorale è stata intensa. Il prossimo autunno, tra il 15 settembre e il 15 ottobre, Lepore affronterà alle comunali di Bologna il candidato che il centrodestra deve ancora scegliere.

L’assessore

Matteo Lepore ha 41 anni ed è cresciuto politicamente nel Partito democratico. Dopo tre anni nella Lega Coop, la potente associazione delle cooperative vicine al partito, nel 2011 Lepore è diventato assessore a Bologna, nella giunta guidata dal sindaco Virginio Merola.

Nel 2013 Lepore ha sostenuto Matteo Renzi, ma oggi dice di sentirsi «più di sinistra che di centrosinistra». A Bologna ha costruito una coalizione che va dall’establishment del partito locale, fino a una parte della sinistra radicale che si opponeva a Merola. I vertici nazionali e locali del Movimento 5 Stelle lo hanno esplicitamente sostenuto (mentre gli iscritti locali sono stati piuttosto freddi).

Primarie combattute

Tutti gli osservatori erano d’accordo nel considerare quella di Bologna la sfida più aperta delle attuali primarie e il confronto tra i due candidati è stato serrato. Lepore sostiene la necessità di creare un’alleanza con una forte identità progressista per vincere le elezioni e propone Bologna come esperimento da replicare a livello nazionale.

Il segretario del Pd Enrico Letta, che porta avanti un progetto simile, lo ha sostenuto con forza, sottolineando lui stesso l’importanza nazionale del voto a Bologna.

La sua avversaria, Isabella Conti, ha sempre sottolineato il carattere locale dell’elezione e la necessità di aprire l’alleanza a tutti i bolognesi, comprese quelle forze più vicine al centrodestra.

Anche se Conti non hai mai esplicitamente escluso un’alleanza con il Movimento 5 Stelle e la sinistra radicale, a molti sembra difficile che la coalizione potesse restare intatta in caso di una sua vittoria.

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