- Il presidente americano parla di crimini di guerra commessi a Bucha, esortando gli europei titubanti a fare di più per colpire la Russia. In questa guerra ha già dimostrato che le sue parole vanno prese alla lettera.
- Con una formula prudente, Luigi Di Maio ha detto che l’Italia non metterà «nessun veto» a un eventuale embargo a livello europeo, sapendo bene che una decisione comune non potrà che passare da Berlino.
- Nella crisi ucraina, Biden è stato vittima di un equivoco analogo. Gli scenari esposti sono stati presi per artifici retorici, quando invece erano soltanto le previsioni di chi vede qualcosa in più degli altri, compresi gli alleati beninformati che al dunque tentennano.
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha detto che a Bucha sono stati commessi «crimini di guerra», invitando tuttavia a raccogliere scrupolosamente le prove di ciò che l’evidenza suggerisce per sostenere un regolare procedimento giudiziario contro Vladimir Putin, quando verrà l’ora di fare i conti. Per il momento, gli abomini che si sono lasciati alle spalle i soldati russi nelle periferie di Kiev aggiungono nuove ragioni per «continuare a dare agli ucraini le armi di cui hanno bisogno



