- La geopolitica, come scienza, detiene uno strano record: è tanto chiara e presente nella pratica comune quanto fumosa e sfuggente dal punto di vista teorico.
- Sono soprattutto i regimi fascisti e autoritari ad aver contribuito in misura preponderante alla costruzione di un immaginario in cui al diritto internazionale si potesse sostituire il “diritto naturale” del forte sul debole. C’è però la possibilità di neutralizzare questo pericolo prendendo qualche accorgimento.
- Questo articolo si trova nell'ultimo numero di SCENARI – il settimanale di geopolitica di Domani. Per leggerlo abbonati o compra una copia in edicola.
La geopolitica, come scienza, detiene uno strano record: è tanto chiara e presente nella pratica comune quanto fumosa e sfuggente dal punto di vista teorico. Si fatica infatti a trovare una definizione univoca e resistente nel tempo del “sapere geopolitico”, che solitamente viene invocato per interpretare e comprendere i rapporti intercorrenti tra le comunità umane e i luoghi che esse occupano o in cui si identificano. Cioè, in buona sostanza, tra i gruppi di esseri umani che si confrontano su/




