SCENARI – “IL MONDO DI MELONI”

Da Parigi a Jalta: perché è fallito il sogno della pace perpetua

Second World War: Yalta Conference 1945. British Prime Minister Winston Churchill, US President Franklin D. Roosevelt, and Soviet dictator Josepf Stalin have met from 4 to 11 February 1945. (AP Images)
Second World War: Yalta Conference 1945. British Prime Minister Winston Churchill, US President Franklin D. Roosevelt, and Soviet dictator Josepf Stalin have met from 4 to 11 February 1945. (AP Images)
  • Tre grandi negoziati di pace hanno plasmato profondamente il mondo moderno: il congresso di Vienna dopo le guerre napoleoniche, la conferenza di pace di Parigi dopo la Grande guerra, e la conferenza di Jalta alla fine della Seconda guerra mondiale.
  • La Seconda guerra mondiale e i suoi strascichi trasformarono il mondo in un sistema autenticamente globale, dominato dalla superpotenza americana e da quella sovietica.
  • È difficile immaginare che possano scoppiare «grandi guerre» tra stati oggi. Tuttavia, la fine della Guerra fredda non portò con sé la pace perpetua, ma piuttosto una guerra perpetua di bassa intensità. Questo articolo si trova nell’ultimo numero di SCENARI – il settimanale di geopolitica di Domani. Per leggerlo abbonati o compra una copia in edicola

L’epoca d’oro della guerra e della pace tra stati nazione si colloca in Europa nel Diciannovesimo e Ventesimo secolo. La pace, tuttavia, non è mai una condizione a cui gli stati tornano di default quando cessano di combattere tra loro. Sono gli stati stessi a impegnarsi a livello politico in un processo di pace e a portarlo a compimento, proprio come creano i presupposti che conducono alla guerra. Stabilendo le condizioni della pace collaborano ed entrano in competizione per assicurarsi la supr

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