È impossibile avere dei numeri precisi sulle perdite dell’esercito russo e quello ucraino. Secondo gli ultimi dati delle fonti del Pentagono le perdite russe si attestano intorno alle 7mila unità, mentre per la Nato sono tra le 7mila e le 15mila. Un numero che si avvicina a quello pubblicato dal giornale russo Kmsolaya pravda (circa 10mila) prima di aver rimosso l’articolo dal web. Domani ha ricostruito in un lungo servizio di Emiliano Fittipaldi chi sono gli ufficiali uccisi in guerra. 

Dal Cremlino hanno ammesso invece soltanto la perdita di 500 soldati ma questo due settimane fa e non sono stati pubblicati aggiornamenti al bollettino delle vittime.

Ma i servizi segreti dei paesi europei hanno stilato una lista degli ufficiali di alto rango, consultando fonti aperte e segrete, che sono morti nella guerra iniziata lo scorso 24 febbraio. Questi sono i sei generali morti nei combattimenti:

Generale Magomed Tushayev

È uno degli uomini più vicini al capo della Repubblica cecena Ramzan Kadyrov. La sua morte è stata annunciata il 26 febbraio da diversi organi di stampa internazionali e dalle stesse autorità cecene. Sarebbe stato ucciso mentre era alla guida di 56 carri delle forze speciali cecene in un attacco dell’esercito ucraino nei pressi dell’aeroporto di Hostomel, uno dei primi obiettivi strategici finiti sotto il controllo dei russi.

Poche ore dopo l’invasione Kadyrov ha diffuso dei video in cui parlando di fronte a migliaia di membri della sicurezza cecena esprimeva il suo sostegno alla guerra di Vladimir Putin. Non sono ancora certi il numero di ceceni che sono andati a combattere, si stiamo che siano olte 10mila unità.

Magg. Gen. Andrei Sukhovetsky

La sua morte è stata confermata dal ministro della Difesa russo il 3 marzo scorso. Era il vice comandante della 41esima armata interforze del distretto militare centrale e nel corso della sua carriera ha ottenuto anche diverse onorificenze. Non sono ancora note le cause della sua morte, secondo i media e fonti aperte sarebbe stato ucciso da un cecchino il 28 febbraio, quattro giorni dopo l’inizio dell’invasione.

Alcuni report della Nato hanno localizzato il Maggior Generale Sukhovetsky nei pressi di Chernihiv a nord ovest di Kiev. La sua esperienza militare è notevole, ha iniziato la sua carriera tra i ranghi dei paracadutisti e combattendo nel Caucaso del nord e in Ossezia del Sud. Sukhovetsky ha avuto già esperienze in Ucraina, in quanto ha partecipato alle operazioni per l’annessione della Crimea iniziata nel 2014 da parte della Russia.

Magg. Gen. Vitaly Gerasimov

L’8 marzo scorso il ministro della Difesa ucraino ha confermato la sua uccisione nel campo di battaglia, anche se non c’è riscontro da parte delle forze armate russe. Gerasimov sarebbe morto il 7 marzo vicino alla città di Kharkiv, finita sotto assedio dei russi e dove si combatte ancora oggi. Nella giornata del 24 marzo le autorità locali della città hanno affermato di aver ricevuto circa 44 attacchi.

Anche lui come Sukhovetsky ha partecipato alle operazioni per l’annessione della Crimea, ma è stato impiegato anche nella guerra civile siriana.

Magg. Gen. Andrey Kolesnikov

La sua morte è stata annunciata dall’esercito ucraino tramite un post su Twitter lo scorso 11 marzo. Kolesnikov è stato nominato nel dicembre del 2021 come comandante delle 29esima armata interforze. La sua carriera militare è iniziata nel 1999 quando ha frequentato la scuola per carristi di Kazan prima di frequentare la scuola interforze nel 2008. 

Magg. Gen. Oleg Yuryevich Mityaev

Dopo aver combattuto anche lui nella guerra civile siriana ed essere stato il comandante di una base militare russa in Tagikistan Mitayev sarebbe stato ucciso il 15 marzo del 2022 vicino alla città di Mariupol. Stava combattendo contro i membri del battaglione Azov, un reggimento ultranazionalista incorporato all’interno dell’esercito ucraino. 

Ten. Gen. Andrei Mordvichev

Infine, c’è un ultimo caso la cui morte sarebbe ancora presunta e non trova riscontro da fonti russe e aperte, ed è quello del tenente generale Andrei Mordvichev, considerato uno degli uomini con più esperienza al servizio delle forze armate di Mosca.

Sarebbe deceduto in un attacco all’aeroporto di Chonobayivka, vicino Kherson, la prima città ucraina controllata dai russi e dove si sono svolte diverse manifestazioni da parte della popolazione civile contro gli occupanti.

Secondo fonti russe il generale Mordvichev non era presente al momento dell’attacco e sarebbe, secondo loro, ancora vivo.

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