Anche durante le vacanze pasquali la guerra in Ucraina non si ferma. Domani continua a seguire le ultime notizie con una diretta costantemente aggiornata.

Cosa c’è da sapere:

  • L’esercito russo ha attaccato alcuni siti vicino Leopoli e la capitale Kiev. Nel sud-est dell’Ucraina è scoppiato un gasdotto nei bombardamenti a Severodonetsk e Lyschansk che hanno causato un morto e tre feriti.
  • Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto che dal 24 febbraio scorso a oggi sono stati uccisi dai 2.500 ai 3000 soldati ucraini. Zelensky è tornato a chiedere ancora altre armi all’Occidente, mentre nelle prossime ore è atteso un nuovo carico di armamenti americani.
  • Dopo l’affondamento dell’incrociatore missilistico Moskva con due missili Neptune lanciati dall’esercito ucraino, si teme una rappresaglia russa contro Odessa e la capitale. Il Pentagono ieri ha confermato che la nave ammiraglia è stata abbattuta dall’esercito ucraino e che potrebbero esserci altre vittime nell’attacco oltre al comandante della Moskva.
  • Il premier ucraino Shmyhal sarà a Washington la prossima settimana per il vertice con il Fondo monetario internazionale e la Banca mondiale.
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19.37 – Davide Maria De Luca si trova nei Baltici da giorni dove ha prodotto una serie di reportage in cui ha raccontato cosa succede in Estonia, Lettonia e Lituania, i paesi europei e membri della Nato che dopo l’invasione dell’Ucraina temono di essere i prossimi:


19.32 – «Il trattato di pace con la Russia dovrebbe prevedere due diversi documenti: uno sulle garanzie di sicurezza per l’Ucraina, l'altro sulle sue relazioni con la Federazione russa», ha detto il presidente Zelensky in un’intervista con i media ucraini.


18.58 – Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky ha detto che l’Italia è tra i paesi che nei negoziati si sono interessati a fare da garanti della sicurezza di Kiev in caso di neutralità futura del paese. «Al momento non abbiamo ancora firmatari ma c’è una dimostrazione (di interesse) da Johnson, dalla Gran Bretagna, dagli Usa, dall’Italia, dalla Turchia», ha spiegato Zelensky che ha aggiunto: «Credo che ci sarà un impegno separato dall'Unione Europea».


18.17 – L’Italia riapre la sua ambasciata a Kiev. Il video dell’ambasciatore Pier Francesco Zazo:


17.54 – Sono 4.8 milioni i rifugiati ucraini che hanno lasciato il paese dall'inizio della guerra. Sono 40mila le persone che hanno cercato protezione nei paesi limitrofi nelle ultime 24 ore.


17.24– Secondo l’Ukrainska Pravda il vicecomandante delle milizie separatiste di Donetsk, Eduard Basurin, risulta scomparso dopo un incontro avuto con alcuni agenti dei servizi segreti russi. L’ipotesi dei media ucraini è che Basurin abbia rivelato attraverso dichiarazioni pubbliche i piani dell’esercito russo di attaccare i soldati ucraini rimasti a Mariupol anche con armi chimiche. Non solo, sempre per i media ucraini tra le fila delle forze russe sono in corso alcune epurazioni per la campagna militare in Ucraina.


16.52 – L’esercito russo ha attaccato i distretti di Slobidsky e Osnovyansky, nella regione di Kharkiv, con un missile da crociera Calibre a lungo raggio. Sono due i civili uccisi e altri 18 quelli feriti.


16.40 – Funzionari ucraini hanno eseguito oltre 8.600 riconoscimenti facciali di soldati russi morti o catturati dall'inizio della guerra. Alcune delle foto scansionate sono state poi inviate alle famiglie di 582 soldati che sono state contattate dalle autorità ucraine che le hanno informate della morte.


15.44 – L’esercito russo è in procinto di iniziare la sua vasta offensiva nell’est del paese. Secondo il New York Times Mosca sta radunando i suoi elicotteri d’assalto lungo il confine. Il governatore di Luhansk ha chiesto ai civili di lasciare immediatamente la regione. Nella città di Lysychansk è stata colpita una raffineria petrolifera.


15.22 – Le autorità ucraine hanno detto di aver sventato una serie di attacchi informatici diretti contro i siti web governativi.  

14.44 – «I russi hanno colpito a Lysychansk una raffineria di petrolio. l'incendio, ancora in corso, si è esteso su 5000 mq. Non è la prima volta che i russi colpiscono la raffineria sperando di distruggere il petrolio per lasciare i nostri soccorritori senza carburante. Ma lì il carburante non c'è più, ci sono soltanto scorie», lo ha detto il governatore della regione di Luhansk.


14.28 – L’Italia blocca i porti alle navi russe.

Dal 17 aprile i porti italiani saranno chiusi alle navi russe. Il divieto sarà valido anche per le imbarcazioni che hanno cambiato bandiera dopo il 24 febbraio.


13.51 – Lo stato dei combattimenti

«A seguito dell'attacco missilistico di questa mattina, una persona è rimasta uccisa e diversi feriti sono stati ricoverati in ospedale nel distretto di Darnytskyi», ad annunciarlo è il sindaco di Kiev. Le autorità di Luhansk stanno invece chiedendo ai civili di lasciare l’area per via dell’aumento dell’offensiva dell’esercito russo nell’area. «È estremamente pericoloso restare nelle città adesso, i bombardamenti si sono intensificati», scrivono le autorità sui social network. Fin dall’inizio dell’offensiva sono circa 200mila gli ucraini che hanno lasciato la regione.

Nella regione di Kharkiv un missile russo ha ucciso una persona e ne ha ferite altre 18.


13.38 – Vladimir Putin ha avuto un colloquio telefonico con il principe saudita Mohammed bin Salman

«Sono state discusse questioni rilevanti della cooperazione bilaterale, anche nel settore commerciale ed economico. Le parti hanno espresso un impegno reciproco per l'ulteriore sviluppo di legami reciprocamente vantaggiosi tra Russia e Arabia Saudita», ha detto l’ufficio stampa del Cremlino. Entrambe le parti hanno lodato «il lavoro congiunto come parte dell'OPEC+ volto a garantire la stabilita' del mercato globale del petrolio».


13.15 – I dati aggiornati del ministero dell’Interno riporta che sono 94.800 le persone in fuga dal conflitto in Ucraina arrivate fino a oggi in Italia. Di queste, 48.977 sono donne, 11.053 uomini e 34.770 minori. Le città di destinazione dichiarate all'ingresso in Italia continuano ad essere Milano, Roma, Napoli e Bologna.


12.56 – Per il Kyiv Independent l’esercito russo sta cercando di reclutare uomini a Mariupol. Da lunedì 18 di aprile le forze russe insieme ai separatisti vieteranno i movimenti all'interno dei quartieri della città portuale per controllare gli uomini intrappolati in città. Secondo Petro Andryushchenko, consigliere del sindaco di Mariupol Vadym Boichenko, i russi intendono controllare gli uomini e reclutare forzatamente alcuni, mentre altri saranno impiegati per sgomberare le macerie e rimuovere i corpi per le strade.


12.21 – Secondo le stime di Greenpeace i paesi dell’Unione europea hanno speso oltre 33 miliardi di euro per acquistare petrolio e gas dalla Russia da quanto è iniziata l’invasione dell’Ucraina lo scorso 24 febbraio.


11.57 – Il ministero degli Esteri russo ha vietato l’ingresso nel paese al premier britannico Boris Johnson, alla ministra degli Esteri Liz Truss, al segretario della Difesa Ben Wallace e ad altri membri del governo britannico.

La decisione è dovuta «in vista dell'azione ostile senza precedenti da parte del governo britannico, in particolare l'imposizione di sanzioni contro alti funzionari russi», si legge nella dichiarazione del ministero russo.


11.27 – Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Interfax, la Russia ha distrutto delle fabbriche in cui si producevano armamenti e si riparavano mezzi militari vicino a Kiev e Mykolaiv.


11.01 – Bombardamenti a Mykolaiv e Kharkiv

L’esercito russo ha sferrato un attacco con sistemi multipli di lanciarazzi russi uccidendo cinque persone e ferendone altre quindici a Mykolaiv. Questa mattina si sono verificati altri bombardamenti.

Anche Kharkiv, seconda città più popolosa dell’Ucraina, è stata presa di mira dagli attacchi delle forze russe. Da ieri sono stati feriti più di cinquanta civili e almeno nove persone sono state uccise.


10.45 – «Questa mattina Kiev è stata attaccata nel quartiere Darnytsia. Ora soccorritori e medici sono al lavoro e le informazioni sulle possibili vittime sono in aggiornamento», ha scritto su Telegram il sindaco di Kiev Vitalii Klychko. «Chiedo alle persone di rispettare le sirene antiaeree e a quanti erano andati via dalla città di non tornare ancora». Anche il servizio nazionale di emergenza ha chiesto ai cittadini di non rientrare immediatamente nelle loro e di stare attenti perché potrebbero esserci degli ordigni nascosti.

Ieri l’ambasciata italiana e quella francese hanno riaperto le loro sedi a Kiev dopo che nell'ultimo mese si erano trasferite a Leopoli.


10.18 – La Germania si appresta ad approvare un piano di aiuti militari all’Ucraina dal valore di un miliardo di euro.


10.09 – Secondo la procura generale ucraina sono 200 i bambini ucraini rimasti uccisi dall’inizio dell'invasione russa, mentre 360 sono quelli feriti.


09.55 – La situazione a Mariupol è sempre più difficile per i soldati ucraini che sono oramai accerchiati dall’esercito russo in più parti della città. L’epicentro dei combattimenti è l’acciaieria Azovstal. Il presidente Zelensky ha detto che ieri c’è stato un importante vertice con i dirigenti militari e dell’intelligence per fare un punto della situazione. «L’argomento principale è Mariupol ha affermato Zelensky, i dettagli non possono essere resi pubblici, ma stiamo facendo di tutto per salvare la gente».


09.45 – L’offensiva dell’esercito russo nella notte

Il governatore di Leopoli, Maksym Kozytskyi, ha detto che la città è stata colpita da diverse esplosioni tra le 05:40 e le 07:00 di questa mattina. Non è ancora chiaro quali siano stati gli obiettivi colpiti e se ci sono vittime.
Altri bombardamenti hanno interessato, invece, l’area vicina la capitale Kiev attaccata dai russi per il secondo giorno di fila. Le esplosioni hanno colpito il distretto di Darnytskyi, nella periferia, ma anche qui non si conosce il numero delle vittime. Sul posto si sono recati i soccorsi e ne sapremo di più nelle prossime ore.

Nel sud-est del paese è scoppiato un gasdotto per via di un bombardamento russo avvenuto Severodonetsk e Lyschansk che avrebbe provocato un morto e tre feriti. L’area del Donbass è quella più colpita dall’offensiva russa. L’esercito ucraino ha detto di aver respinto dieci attacchi nelle ultime 24 ore, distruggendo tre carri armati, un veicolo blindato per il trasporto delle truppe, due auto e tre sistemi di artiglieria.

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