Gli americani dovrebbero lasciare l’Iraq nel giro di due anni, ma il loro ritiro ridurrà la pressione sull’Isis. Lo Stato islamico è tornato a crescere nell’ultimo anno tra Siria e Iraq e maggiore libertà di movimento gli consentirebbe di tornare a operare anche in Europa
Gli Stati Uniti hanno annunciato il ritiro delle proprie truppe dall’Iraq, dopo dieci anni di presenza nel paese mediorientale. L’accordo raggiunto tra Washington e Baghdad prevede due fasi: la smobilitazione degli attuali 2.500 soldati entro il 2025 e la riorganizzazione delle operazioni anti Isis nel 2026. Una simile svolta nella presenza Usa in Iraq avrà degli effetti anche sulle operazioni di contrasto al terrorismo tra Iraq e Siria, con risvolti pericolosi non solo per la sicurezza dell’are



