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Ora la guerra tra Israele e Hamas è entrata nella fase del “vorrei ma non posso”

Il conflitto è nella fase del caos, tra scelte sbandierate, corrette, rilanciate e disattese. Netanyahu vorrebbe lanciare l’offensiva finale su Rafah ma è frenato dai vincoli internazionali. Il movimento islamista vorrebbe la fine degli attacchi ma non liberare gli ostaggi, l’unico asso rimasto nella manica. Per questo le due parti affrontano le trattative col retropensiero di farle fallire. Dando la colpa all’altro

La guerra tra Israele e Hamas è nella fase “vorrei ma non posso”. Da qui l’atteggiamento ondivago e contraddittorio di scelte sbandierate, corrette, rimangiate, rilanciate, disattese: un caos che impedisce qualunque pronostico sul futuro prossimo e il futuro remoto. Benjamin Netanyahu vorrebbe ma non può (per ora, per quanto tempo?) andare allo scontro finale, invadere Rafah dove si sono rifugiati centinaia di migliaia di palestinesi fuggiti dal nord e dal centro della Striscia di Gaza con le im

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