il destino del siraq

La rinascita dell’Isis lungo il confine tra Iraq e Siria

FILE - In this Monday, June 16, 2014 file photo, demonstrators chant pro-Islamic State group slogans as they wave the group's flags in front of the provincial government headquarters in Mosul, 225 miles (360 kilometers) northwest of Baghdad, Iraq. An online image released Wednesday purported to show the Islamic State affiliate in Egypt had beheaded a Croatian hostage. (AP Photo, File)
FILE - In this Monday, June 16, 2014 file photo, demonstrators chant pro-Islamic State group slogans as they wave the group's flags in front of the provincial government headquarters in Mosul, 225 miles (360 kilometers) northwest of Baghdad, Iraq. An online image released Wednesday purported to show the Islamic State affiliate in Egypt had beheaded a Croatian hostage. (AP Photo, File)
  • L’Isis rinasce favorito dalla diffidenza tra arabo-sunniti, curdi e sciiti in Siria e in Iraq. 
  • I terroristi non hanno mai riconosciuto quella frontiera considerata opera dei colonizzatori europei. 
  • Nello sconvolgimento totale socio-politico dell’area, proliferano varie milizie e nessuno si fida più degli altri. 

L’Isis non demorde e si fa sentire da entrambi i lati del confine tra Iraq e Siria. Negli anni del suo atroce trionfo, lo Stato islamico aveva cancellato il confine tra i due stati, considerandolo una obsoleta creazione dei “crociati” colonizzatori europei. Anche le cancellerie occidentali avevano a quell’epoca iniziato a creare uffici “Siraq” per seguire un’evoluzione geopolitica non favorevole (un po’ come avevano fatto prima con gli uffici Afpak, Afghanistan e Pakistan). Non si tratta pi

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